Il ginocchio è una delle articolazioni più sollecitate del nostro corpo. Ogni passo, ogni salita di scale, ogni movimento di flessione coinvolge questa struttura complessa. Con il passare degli anni o in seguito a traumi, il ginocchio può andare incontro a un processo degenerativo chiamato gonartrosi, comunemente definito artrosi del ginocchio.
Questa patologia è tra le più diffuse negli adulti e anziani, ma non è rara neppure in soggetti più giovani, soprattutto sportivi o persone che hanno subito traumi articolari. I sintomi, spesso invalidanti, possono peggiorare progressivamente fino a compromettere la qualità della vita.
In questo articolo analizzeremo in modo chiaro e approfondito cos’è la gonartrosi, quali sono i sintomi principali, come viene diagnosticata e quali sono i trattamenti disponibili, dalle terapie conservative fino alla chirurgia protesica.
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ToggleCos’è la gonartrosi
La gonartrosi è una forma di artrosi degenerativa che interessa il ginocchio. È caratterizzata da un consumo progressivo della cartilagine articolare, il tessuto che riveste e protegge le superfici ossee, permettendo un movimento fluido e indolore.
Quando la cartilagine si assottiglia o si consuma, le ossa entrano in contatto diretto generando dolore, rigidità e limitazioni funzionali.
Tipologie di gonartrosi
- Primaria: legata all’invecchiamento, alla predisposizione genetica o a sovraccarichi articolari (es. obesità).
- Secondaria: conseguenza di traumi, fratture, interventi chirurgici precedenti, malformazioni o malattie infiammatorie.
Fattori di rischio
- Età superiore ai 50 anni.
- Sovrappeso o obesità.
- Attività lavorative o sportive che sovraccaricano il ginocchio.
- Traumi e lesioni legamentose o meniscali non trattate correttamente.
- Familiarità con patologie articolari.
Sintomi della gonartrosi
La gonartrosi si manifesta in modo graduale, con sintomi che peggiorano nel tempo.
Segnali più comuni
- Dolore al ginocchio: inizialmente compare durante il movimento, poi anche a riposo o di notte.
- Rigidità articolare: soprattutto al mattino o dopo periodi di inattività.
- Gonfiore e infiammazione: dovuti a liquido sinoviale in eccesso.
- Limitazione dei movimenti: difficoltà a piegare o estendere completamente il ginocchio.
- Scricchiolii articolari (crepitio): percepibili durante il movimento.
- Deformità progressive: in alcuni casi il ginocchio assume un aspetto arcuato (varo o valgo).
👉 Se riconosci uno o più di questi sintomi, è importante rivolgersi a un ortopedico per una diagnosi precoce.
Diagnosi di gonartrosi
La diagnosi della gonartrosi si basa su una valutazione clinica e strumentale.
Visita specialistica
L’ortopedico raccoglie la storia clinica del paziente e valuta i sintomi, l’ampiezza dei movimenti e la presenza di dolore alla palpazione.
Esami diagnostici
- Radiografie: mostrano lo spazio articolare ridotto e la presenza di osteofiti (escrescenze ossee).
- Risonanza magnetica (RMN): utile per valutare i tessuti molli e lo stato della cartilagine.
- TAC: in casi selezionati, fornisce immagini tridimensionali dettagliate.
Classificazione
La gravità della gonartrosi viene spesso definita secondo la scala Kellgren-Lawrence, che va dal grado 1 (iniziale) al grado 4 (avanzata).
Trattamenti non chirurgici
Nelle fasi iniziali o moderate, la gonartrosi può essere gestita con approcci conservativi volti a ridurre il dolore, rallentare la progressione e migliorare la qualità della vita.
Farmaci
- Antidolorifici (paracetamolo) per alleviare il dolore.
- Antinfiammatori (FANS) per ridurre infiammazione e gonfiore.
- Condroprotettori: integratori che possono favorire la protezione della cartilagine.
Fisioterapia
- Esercizi mirati al rinforzo del quadricipite e dei muscoli stabilizzatori.
- Stretching per migliorare la mobilità.
- Terapie fisiche (laser, tecar, ultrasuoni) per ridurre dolore e infiammazione.
Infiltrazioni
- Acido ialuronico: migliora la lubrificazione articolare.
- PRP (Plasma Ricco di Piastrine): stimola i processi di rigenerazione tissutale.
- Corticosteroidi: usati in casi selezionati per ridurre dolore acuto e infiammazione.
Stile di vita
- Controllo del peso: fondamentale per ridurre il carico sul ginocchio.
- Attività a basso impatto: nuoto, bicicletta, camminata su superfici regolari.
- Ausili ortopedici: bastone, ginocchiere o plantari per ridistribuire i carichi.
Trattamento chirurgico della gonartrosi
Quando i sintomi non rispondono più alle cure conservative e la qualità della vita è compromessa, si considera il trattamento chirurgico.
Protesi parziale di ginocchio
Indicato nei casi in cui solo un compartimento dell’articolazione è danneggiato. Vantaggi: intervento meno invasivo, recupero più rapido, preservazione di parte del ginocchio naturale.
Protesi totale di ginocchio
Quando tutta l’articolazione è compromessa, si procede con la sostituzione completa. I risultati sono eccellenti: riduzione drastica del dolore e recupero della funzionalità.
Recupero e durata
La riabilitazione post-operatoria è essenziale per il successo dell’intervento. Una protesi ben impiantata dura in media 15–20 anni.
Prevenzione e gestione quotidiana
- Mantenere un peso sano riduce lo stress articolare.
- Esercizio regolare a basso impatto per mantenere la muscolatura attiva.
- Postura corretta per ridurre sovraccarichi.
- Controlli periodici per monitorare l’evoluzione della patologia.
Domande frequenti sulla gonartrosi
Come riconoscere i primi sintomi della gonartrosi?
Con dolore e rigidità al ginocchio, soprattutto al mattino o dopo inattività.
La gonartrosi si può curare senza intervento?
Nelle fasi iniziali è gestibile con farmaci, fisioterapia e infiltrazioni. Non si guarisce del tutto, ma si rallenta la progressione.
Quando serve la protesi al ginocchio?
Quando dolore e rigidità sono invalidanti e le terapie conservative non funzionano più.
Si può continuare a fare sport con la gonartrosi?
Sì, preferendo attività a basso impatto come nuoto, bici e ginnastica dolce.
La gonartrosi è una patologia cronica ma gestibile, soprattutto se affrontata precocemente. Trattamenti mirati, fisioterapia e uno stile di vita sano possono ritardare la progressione e migliorare la qualità della vita. Nei casi avanzati, la chirurgia protesica rappresenta una soluzione efficace e duratura.
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